mercoledì 18 maggio 2011

Vita Vissuta: Io al Salone del Libro c’ero.

Io al Salone del Libro c’ero.

Ero stata ad altre fiere del libro, di quelle per addetti ai lavori, dove si vendono e comprano i diritti e tutti corrono, ma mai a un salone a misura di tutti i profani. È molto bello.

Ma più che altro ho colto l’occasione per fare altre cose.

Sono stata alla festa della Minimum Fax e ho scoperto che a quanto pare quelli di Minimum ci capiscono molto di letteratura, ma molto poco di musica. Può essere che la scelta rockoteca fine anni ‘90 fosse una strategia per coinvolgere più gente possibile, però no, Bregovic e i Prozac, no. Da oggi sarà ribattezzata Minimum Fucks.

Davanti alla fumetteria di mia sorella ho incontrato una mia amica di infanzia che non vedevo da almeno dieci anni e ho scoperto che suo fratello ha pubblicato un libro per una casa editrice che non conoscevo. Machebellacasualità.

Ho conosciuto quelli di Finzioni, o almeno cinque o sei di loro. Sono bravi-e-belli-belli-e-bravi, ancora di più di come me li immaginassi. Le ragazze si vestono bene e i ragazzi sono meno alti di quello che mi immaginavo. Per fortuna*.
Ho scoperto questa rivista molto bella, WATT, fatta da uno studio grafico di Roma, Oblique. Costa solo nove euro, ed è bella per la carta, le illustrazioni, la grafica. Mi regalano la borsa, io prometto che gli faccio pubblicità, allora mi regalano un sacco di adesivi che io ho prometto di attaccare nei cessi degli autogrill, ma anche in quelli degli aeroporti. "Mettili sulle scritte dove chiedono prestazioni sessuali, che magari si raccatta anche qualcosa”, dice lui. Ok, dico io.

Ho visto suonare i Raein allo United - che poi è gestito da un altro mio amico di infanzia. Come sempre fanno un ottimo concerto, anche se considerati i gruppi che aprivano fare un figurone era molto facile.

Ho incontrato un sacco di gente che conoscevo, ho mangiato la pizza, bevuto il vino e fatto tutto quello che qua non posso fare.

Adesso risono qua.

Nel frattempo su All My Friends Are Talented ho pubblicato le meraviglie di Camilla e allora ecco la voglia di zuccheri e ho fatto i muffins. Che non sono belli come i dolci di Camilla, ma comunque sono buoni. Tanto a Londra piove e si sta tutti a casa a bere té e mangiare.

E intanto pianifico il mio prossimo viaggio. Ollè.

*Ho molta paura delle persone alte.

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