giovedì 24 marzo 2011

Mondo Virtuale: Mubi VS Miso


Ormai è sempre più chiaro, i social networks sono ovunque, ci hanno circondato, tanto vale arrendersi senza opporre resistenza. Come ogni vera piaga biblica si diffondono esponenzialmente, moltiplicandosi alla velocità dei Gremlins sotto la doccia.

Ulteriore caratteristica che stanno assumendo è la specificità. C’è (almeno) un social network per ogni arte (o hobby che dir si voglia): fotografia, letteratura, musica, video.

Cinema e tv non potevano essere da meno, ed ecco che vi presento Mubi e Miso, diversi ma anche simili, a partire dal nome.

Mubi può essere definito una “cineteca virtuale” e ha il pregio di trattare principalmente cinema di autore. Basta registrarsi per avere accesso ad un’ampia collezione di film da vedere in streaming, alcuni gratis (pochi), altri a pagamento (la maggiorparte, da 1 a 3 euro, 12 euro per un mese). Design minimale e tutto risulta estremamente semplice e immediato; oltre alla lista di film, registi e attori preferiti, è a disposizione l’utilissima categoria dei “film che voglio vedere” da sfruttare per i piovosi sabato sera in casa da soli. Dopo ne potete discutere con gli altri utenti ed ecco che magari vi sentite un po’ meno soli.

Miso, oltre a trattare di cinema come Mubi, è dedicato alla televisione in generale e, considerato l’inarrestabile successo che le serie tv stanno avendo, il gioco è presto fatto. Il funzionamento è quello del check-in alla Foursquare: si acquistano punti, si sbloccano episodi, si vincono addirittura premi e si fanno un sacco di commenti. Le implicazioni sociali? Vedi sopra.

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