mercoledì 6 aprile 2011

Vita Vissuta: Your startup disk is almost full.

Che vivere qua ti rende più produttiva sì, ma anche più fredda. E che non ce la fai a portare avanti discussioni sterili di cui non ti frega un cazzo, mentre qualcuno magari sta scrivendo roba che apparirà nei tuoi RSS che intanto si accumulano accumulano accumulano accumulano e tu non ce la fai a leggere, conoscere, sapere tutto quello che vorresti.

Che se ogni giorno non fai TUTTEQUELLECOSE impazzisci e il resto non ti interessa poi così tanto. Che hai creato la tua definizione personale di “giornata produttiva” che include leggere almeno un articolo in inglese e uno in italiano, scrivere qualcosa in inglese e qualcosa in italiano, scoprire almeno un nuovo gruppo, vedere almeno un film, camminare almeno un’ora.

E poi devi mangiare un kiwi e una mela. Ma questa è un’altra cosa, si chiama disturbo ossessivo compulsivo. Allora vai sul forum degli ossessivo compulsivi e ti accorgi che la gente sta davvero male, c’è chi deve assolutamente muoversi a L come il cavallo degli scacchi mentre parla al telefono e chi può aumentare il volume della tv solo per multipli di cinque.

E tu sei solo ossessionata dall’ordine, ma è un difetto che ha i suoi pro, quando torni a casa ubriaca mica vai a dormire se non hai sistemato ogni cosa, così che non perdi niente e la tua camera è sempre in ordine. E anche il tuo desktop è sempre pulito e sgombro con le icone perfettamente allineate. E poi se incontri un gatto devi fermarti ad accarezzarlo, altrimenti è maleducazione, e tutto ciò che trovi per strada e lo reputi interessante lo prendi, altrimenti rifiuti la fortuna.

E poi hai sempre paura di non aver spento i fornelli e quando torni a casa ti immagini che sia saltato tutto in aria come a Fight Club. Ma la casa è sempre là e quando verso l'una fai il caffé perché è ora di mettersi a lavorare, R. che sta andando a dormire un po’ ride e un po’ è affascinato da questa routine stramba, lui che è tedesco. Ti chiede se hai ospiti per il tuo compleanno perché deve venire anche un suo amico e tu mentre rispondi che no, non ci sarai nemmeno tu e per quanto ti riguarda i nazisti posso anche invadere Londra, pensi che é bello che qualcuno si ricordi quando è il tuo compleanno anche se tu fai di tutto per dimenticartelo.

E sai che dormirai troppo poco e domani sarà una di quelle giornate in cui tutte le facce delle persone che incontri ti sembrano note, ma in realtà non conosci mica nessuno, eh.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dopo un anno trascorso a Londra sono tornata in terra patria, e devo dire che mi ritrovo in tutto quello che hai scritto, compreso il prurito ai piedi per le sterili discussioni interminabili e perditempo - uno degli sport preferiti dei connazionali...