domenica 4 gennaio 2009

FASTEN SEAT BELT WHILE SEATED

Non si tratta di una storia. É semplicemente una ricostruzione, fatta nel momento in cui scopro che viaggiare ha (avrebbe? aveva?) un effetto salvifico sui miei nervi. Ascoltando tanto compulsivamente, quanto saltuariamente:
Adem – Launch yourself
Modest Mouse - Sunspots in the House of the Late Scapegoat
Pulseprogramming - Suck Or Run (Schneider TM Remix)

BOEING 737-800 SAFETY INFORMATION
1) EMERGENCY OXYGEN
2) SEAT BELTS
3) LIFE VESTS
4) EMERGENCY LANDINGS
5) EMERGENCY EXITS:
- EXITS A: LANDINGS
- EXITS B: OVERWINGS

I protagonisti di questa non-storia sono localizzati a partire dalla mia posizione (7C) e saranno per tanto: laterale destro (7E e 7F), laterale sinistro (7A e 7B), posteriore destro (8D) e anteriore destro (6C). Posteriore sinistro e anteriore sinistro per motivi logistici e visivi verranno semplicemente ignorati.

Dal momento in cui sono sempre l’ultima ad essere imbarcata, sapendo che è tanto vero che “il posto c’è per tutti” come che “non puoi sapere accanto a chi capiti” mi affido semplicemente al fato. Dagli studi statistici sugli ultimi 20 viaggi fatti, risulta che la mia presenza spesso rincuori il/la mio/a compagno/a di viaggio (nella maggior parte dei casi una coppia). Non sporco, non puzzo, non occupo troppo spazio, non intrattengo frivole conversazioni su argomenti casuali. Faccio seguire al “sedermi debitamente composta”, “aprire il libro” e “isolarmi”. Se necessario parlo italiano, spagnolo o inglese (“Sì, anche a me sembra che sia caduto qualcosa”Claro que puede apagar el aire acondicionado”, ”Sure, if you have to go to the bathroom!”)

Ma a laterale sinistro (7B) suona il cellulare quando già siamo quasi in volo. Quasi non era riuscito ancora ad aprire La gazzetta del mezzogiorno.

Al telefono:
- A bbbello, ma chi sei?
- Ah, ccciao
- No, no, sto qui a Roma, ho accompagnato mio figlio, poi riscendo...
- Certo, chiamami dopo il 6, sto qui ma sono incasinato, chiamami che ti do i nomi giusti...
- Chiamami con calma..


Laterale destro altro non sono che due statunitensi, giovani e disinibite, venticinquenni o poco più. Le chiameremo Theleta (7E), a causa dei suoi tratti orientali, e Lynda (7F), per i suoi biondi (naturali!) capelli. Smalto bordeaux per entrambe. Theleta indossa infradito nonostante stia viaggiando da Roma (gradi 8°) a Barcellona (gradi 11°), largamente coperte da scaldamuscoli neri di lana. Indosserà forse anche delle comodissime mutande di lana?
Sfogliano svogliate il Ryanairmag, commentando di tanto in tanto: "Oh my gosh! The Ryanair Cabin Crew Calendar Girls of 2009!", “Look, look, Venetian villas! What’s Palledio?”, ma non resistono all’articolo “Ohhh, it’s about sunny Toscana”. Ed è Lynda che con intraprendenza degna di una cheerleader lacera la rivista e si accartoccia in borsa la pagina.

Ma il vero dramma arriva con anteriore destro. Anteriore destro è un bambino. Un bambino che perfino io, al gate, ancor prima dell’imbarco avevo notato. E
non era certo per i suoi sorrisi adorabili, bensì per la sua bruttezza. Anteriore destro è un bambino con i tratti somatici di un ottantenne. Ora, la cosa può apparire surreale e pure malvagia per essere detta in maniera così diretta, ma essendo stato sinonimo di tormento per gran parte del viaggio non avrò alcuna pietà.
Hostess e stuart, ben più politically correct di me, non denigrano il bambino dai tratti da ottantenne e ad ogni sfilata interagiscono con anteriore destro in modo che definiremo estremamente adorabile. É forse possibile tutte le hostess e tutti gli stuart adorino così tanto i bambini (inclusi quelli che sembrano dei vecchi)? Esite forse una clausola del contratto - attiva a partire dal momento stesso in cui indossano quell’uniforme blu mare (evitiamo di proposito qualsiasi commento relativo alla tonalità del colore, potrebbe essere di cattivo gusto)- che li induce a comportarsi così con gli under 8?

Torniamo a noi.

Laterale destro 7E e 7F si dilettano adesso a studiare le regole di sicurezza. Ciò che le sconvolge maggiormente è come un una donna possa avere un polso destro così grande rispetto al sinistro. Ma sopratutto di come possa aver abbinato quelle decoltè rosse ad un a tubino blu. Per poi precipitare in mare!

Posteriore destro è decisamente il mio personaggio preferito. Francese sessantenne in rientro da uno splendido fin de semaine romain, si diletta con le parole crociate, munita di marito e coppia di amici.

“Préposition” “En”
“Baigne Lille” “Deule”
“Ville du Gard” “Ales”
“Sans doute prêt!” ”Attentiste!”
“Reliure sans ornement!” ”Janseniste!”


Tres bien, tres bien, tres bien.

Ed è così che laterale sinistro (7B) risponde alla domanda della sua compagna di viaggio (7A), relativamente a Barcellona: “Barcellona è così, è come Roma, ce so’ i palazzi, er casino...”

Fin qui tutto bene.

Anteriore destro si arrabbbia. Molto. Non ci è dato sapere perché. La madre prova a indovinare. Possiamo forse rimediare con un Lindor? NO! Winnie the Pooh Roar Roar? NO! Liquirizie Salmiakki? Sia mai! Carezze della mamma? Figuriamoci! Acqua? Vade retro! Salysol salychoco? (Pistacchi al cioccolato, per chi non fosse al corrente) Proviamo.
Ma, dopo averli finiti, nemmeno i pistacchi al cioccolato riescono a placare l’ira del bambino-faccia-da-vecchio. Calci volanti allo stuart, mani sul culo alle hostess (É un bambino! Tanto carino!)

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